mercoledì 28 maggio 2014

Quando nasce il trading?

E' lecito, a questo punto, domandarsi come si sia giunti all'odierno concetto di trading. L'economia politica nasce nel XVI secolo, con i mercantilisti ed i fisiocratici, per svilupparsi appieno  nel XVIII con gli economisti classici: l'intera trattazione successiva si baserà sui contenuti pionieristici di Adam Smith, Thomas Robert Mathus, David Ricardo, Karl Marx. Non essendo a quell'epoca ancora sviluppato il mercato azionario, le uniche fonti di ricchezza appaiono capitale, terra e lavoro; a tale concezione si contrappone la teoria portata avanti da John Maynard Keynes, secondo il quale il mercato del lavoro non si regola autonomamente, di modo che, per sua stessa natura, riduca al minimo il tasso di disoccupazione (teoria della mano invisibile del mercato), ma è necessario un intervento statale nell'economia, con politiche monetarie e di bilancio. Secondo Keynes, qualora la domanda aggregata non sia sufficiente a permettere bassa disoccupazione, è necessario che lo Stato centrale crei egli stesso occupazione: si possono, nelle celebre parole di Keynes, anche pagare delle persone per scavare buche, e poi pagarne altre che le ricoprano: non si saranno certo creati beni immettibili sul mercato, ma una moltitudine di persone avranno trovato un'occupazione, per la quale riceveranno retribuzione che potranno dunque spendere nell'acquisto di altri beni  di consumo e servizi. Pur portatore di una epocale rivoluzione, anche in Keynes non compare appieno un'attenta analisi riguardo il funzionamento del mercato azionario, che proprio in quegli anni andava plasmandosi.
Le moderne tecniche di trading si svilupperanno solamente dopo il periodo della grande depressione: ancora oggi, vengono designati come più grandi trader della storia Warren Buffet e George Soros.



Warren Buffet nasce nel 1930 a Omaha, nello stato de Nebraska; proprio dalle sue origini prenderà spunto il soprannome in seguito affibbiatogli, "l'oracolo di Omaha". Frequenta la Columbia Buisness School, nella quale è allievo dell'economista Benjamin Graham, da cui apprende la tecnica del value investing, la quale si basa sull'acquisto di titoli ad un prezzo inferiore del loro valore intrinseco (tale differenza viene denominata margine di sicurezza). Divenuto nel 1960 presidente ed amministratore delegato della Berskhire Hathaway, holding di un'ottantina di aziende tra quotate e non, si fa strada utilizzando una tecnica che, usando le sue parole, è "85% Graham e 15% Fisher". La differenza rispetto al proprio maestro risiede nell'approccio più qualitativo di Buffet; per valutare il rendimento di un'azienda, egli considera il prezzo di mercato di questa, il business d'impresa, i vantaggi competitivi, ma anche l'onestà e la capacità dei vertici aziendali. Questa tecnica è risultata vincente soprattutto per le speculazioni di lungo periodo, contribuendo ad ascrivere Buffet nell'olimpo dei trader.

George Soros nasce a Budapest il 12 agosto 1930 con il nome di Gyorgy Schwartz; in opposizione al regime dittatoriale ungherese, emigra in Inghilterra per studiare alla London Business School e si trasferisce negli Stati Uniti, dove comincia ad investire nella neonata Wall Street. Fonda il Soros Fund Management, co-fonda, con Jim Rogers, il Quantum Fund, si guadagna la fama di grande speculatore. Studioso e appassionato di Popper, si dichiara più volte a favore di politiche statali democratiche e liberali, avverse a qualsiasi tipo di totalitarismo. Ma è il 16 settembre 1992 a proclamare Soros uno dei più grandi trader della storia: egli vende allo scoperto 10 miliardi di dollari in sterline, approfittando della avversione della Banca d'Inghilterra sia ad aumentare i propri tassi di interesse e livelli pari a quelli dei paesi del Sistema Monetario Europeo (il patto delineatosi pochi anni addietro tra i paesi che poi saranno andrati a costituire la zona Euro, che stabiliva parità di cambio fissata), sia a mantenere fluttuante il tasso di cambio della moneta stessa. Le conseguenze sono tragiche: l'Inghilterra è costretta ad uscire dal Sistema Monetario Europeo, la banca centrale si vede costretta a svalutare pesantemente la sterlina, mentre Soros guadagna una cifra stimata di 1,1, miliardi di dollari, tanto che questo episodio gli vale l'appellativo di "uomo che distrusse la banca d'Inghilterra". Non solo: Soros riserva un trattamento del tutto simile all'Italia, vendendo lire allo scoperto e causando oltre 48 miliardi di dollari di perdite alla Banca d'Italia, cosicché anche questa è costretta ad abbandonare il Sistema Monetario Europeo.

(Fonti: Wikipedia, Borsa Italiana)

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